Il desiderio di morte non è deprecabile né disonorevole


Non denota codardia né negligenza; non dimostra incoscienza né sconsideratezza.
Il voler morire, paradossalmente, può essere invece uno slancio energico, vibrante e coraggioso (cor-agire: agire con il cuore) di radiosa vitalità. Una forza prorompente capace di frantumare il giogo della mente e di proiettarti nella vita reale... Finalmente!
Occorre però comprendere che ciò che deve morire non è di certo il corpo fisico (quello si disgregherà a suo tempo in accordo con la propria natura), ma soltanto l'identificazione con la propria personalità, che altro non è che un'accozzaglia di condizionamenti e di limitazioni psichiche disorientanti.
Quello che deve morire è il falso, il vecchio, l'illusorio...
Allora ciò che non conosce morte né nascita potrà manifestarsi pienamente attraverso il "tuo" essere ed il "tuo" agire.

Siete pronti per la Nigredo?
Siete pronti per l'Opera al Nero?

✏ G. Paterniti Lupo