Gratitudine ed umiltà non possono essere trasmesse mediante la cultura o l'educazione. Esse non possono essere imparate meccanicamente. Sono, infatti, il prodotto di un reale lavoro su di sé che porta alla naturale dis-identificazione dal proprio ego. 
Solo una coscienza vivida e libera da se stessa può percepire il profumo di tali virtù. 
In caso contrario, gratitudine e ed umiltà vengono sempre mal recitate. 
La gratitudine , quella vera, non è un sentimento reattivo che nasce quando si riceve qualcosa. La gratitudine, appunto, non ha un "perché". E l'umiltà non è assoggettamento o servilismo, ma purezza del cuore, rispetto e, soprattutto, libertà.

✏  G. Paterniti Lupo